giovedì 5 novembre 2009

Pane, vino e ... Ciociaria: domani un convegno a Fiuggi


Domani sarò a Fiuggi (Frosinone) per moderare il convegno/workshop "Pane, vino e ...Ciociaria: il turismo enogastronomico e lo sviluppo territoriale".

Il convegno si svolge nell'ambito del progetto "Pane, vino e ... Ciociaria" della Camera di Commercio di Frosinone: un progetto che vuole mettere insieme prodotti agricoli di qualità, agriturismi, ristorazione tipica e ricchezze storiche e artistiche di una terra in realtà poco conosciuta nei suoi tesori nascosti.

Tesori nascosti anche sul piano enogastronomico, come potete verificare andando a curiosare in questo elenco di prodotti tipici e tradizionali: dal Peperone cornetto di Pontecorvo al Fagiolo cannellino di Atina Dop, dal Maiale nero dei Monti Lepini alla Marzolina di capra, dalla "Zazzicchia" di Patrica alla Ricotta di bufala infornata.

Nella prossima fine settimana, da venerdì 6 novembre a domenica 8 novembre, ci saranno altri eventi, tra Fiuggi e Atina (qui il programma completo).

lunedì 2 novembre 2009

Giochi elettronici e agricoltura biologica

Vi propongo un articolo che ho pubblicato un po' di tempo fa sul portale Greenplanet.
Mi sembra tuttora attuale, anche perchè la riflessione sul "cibo-spazzatura" è sempre molto vivace.

Giochi elettronici e patti digitali per una nuova agricoltura
di Pier Francesco Lisi


Dirigere virtualmente una grande catena di fast food per comprendere le dinamiche che stanno portando alla hamburgerizzazione (e non solo) della società

I giochi elettronici, da giocare sul computer, sul televisore o sul cellulare, sono ormai entrati nelle nostre abitudini. Ovvio allora che ci si serva di questo strumento non solo per alimentare l'industria del divertimento, ma anche per combattere battaglie giuste o, comunque, per far riflettere. È il caso di un gioco disponibile nel sito www.mcvideogame.com che permette di cimentarsi nella direzione di una grande catena internazionale di fast food, potendo operare contemporaneamente come responsabile della produzione in campo di mangimi e bestiame, come responsabile dell'allevamento in stalla, come direttore di un fast food e come manager dell'intera compagnia. Di questo gioco si è occupato di recente sulle autorevoli colonne de El Pais, il più importante quotidiano spagnolo, Gustavo Duch Guillot, direttore di Veterinari senza Frontiere. L'interesse recente degli spagnoli per il tema degli hamburger nasce dalla opposizione del governo Zapatero alla campagna pubblicitaria della catena Burger King per il nuovo super panino Whopper Triple.

Nel suo articolo Guillot spiega la sua esperienza di giocatore di McVideoGame e, quindi, le lezioni che ha imparato dal gioco. Provando a occuparsi soprattutto della produzione agricola, Guillot ha scoperto che per riuscire a restare in sella e non farsi licenziare, bisogna avere pochi scrupoli: spostare la produzione in paesi poveri dove si può corrompere il sindaco per avere nuove terre oppure tagliare la foresta senza tanti problemi, usare soia transgenica per aumentare (in teoria!) la produzione, e poi accelerare l'ingrasso delle vacche a bassi costi usando scarti industriali, farine animali e ormoni. Quando qualche animale, dopo aver mangiato tante schifezze, si ammala, l'importante è bruciarlo al più presto ma solo per evitare il contagio con gli altri capi.

La tesi sostenuta da Guillot è che il modello incarnato dai fast food non riguarda solo uno stile di alimentazione (e di vita) dannoso per la salute umana. Un problema che, peraltro, sicuramente esiste: anzi, sembra non esserci fine nella corsa al suicidio alimentare, come dimostra il caso dell'hamburger da ottomila calorie (sì, avete letto bene, ottomila) in vendita in un fast food dell'Arizona con l'imbarazzante nome di Quadruple Bypass Burger.

Guillot sostiene che le catene dei fast food “esemplificano tutte le diseguaglianze tra le società ricche e obese e le società povere al servizio delle prime”. Lo stesso sistema di produzione legato alla hamburgerizzazione della dieta prevede la sostituzione di un regime alimentare ricco di proteine vegetali (come era, ma non è più oggi, la dieta mediterranea) con proteine animali, in particolare la carne. Questo cambiamento attiva una serie di conseguenze a catena che portano alla diffusione degli allevamenti industriali, in cui il bestiame non è più inserito in equilibrio con l'agricoltura ma, anzi, entra in competizione diretta con l'uomo per alimenti come mais, soia e addirittura pesce. “Così - conclude Guillot - secondo gli ultimi dati forniti dalla Fao nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, tra le persone che vivono nei paesi poveri, come quelli del Sud America, 850 milioni soffrono la fame, mentre attorno a loro la terra ed il mare sono destinati all’ingrasso del bestiame”.

Affermazioni forti, quelle di Guillot, su cui vale la pena riflettere. Anche perché non sembrano riflessioni isolate. Basta pensare al Patto ecologico, lanciato in Francia come una mina vagante sui candidati alla presidenza della Repubblica da Nicolas Hulot, noto giornalista televisivo (si tratta delle elezioni 2007, poi vinte da Sarkozy, ndb). Il Patto prevede dieci obiettivi e cinque proposte che i candidati all'Eliseo - se lo vorranno - dovranno impegnarsi pubblicamente a sostenere. Il Patto è già stato sottoscritto on line da oltre 470mila francesi e rischia di diventare il vero fatto nuovo delle elezioni presidenziali francesi. Bene, tra le cinque proposte ce n'è una che riguarda l'agricoltura: spostare gli aiuti europei per gli agricoltori verso i prodotti di alta qualità, in particolare quelli biologici e quelli a denominazione d'origine.

Il Patto parla in particolare della riconversione verso i prodotti di qualità di tutta la ristorazione collettiva e, soprattutto, afferma che la Francia dovrà chiedere una riforma della Pac (la politica agricola comunitaria) basata su questi principi. Un punto in sé dirompente, se pensiamo che proprio la Francia ha condizionato, più di tutti gli altri paesi, l'evoluzione della politica agricola europea. Tematiche importanti, come si vede: riflessioni che forse vale la pena di portare con forza anche nel nostro paese, dove ci accontentiamo di salutare come un grande successo una Finanziaria che ha fatto qualcosa di concreto per il settore agricolo, ma che certo è molto lontana da proporre una riforma radicale della nostra agricoltura.

lunedì 26 ottobre 2009

La nuova Guida degli agriturismi nel Lazio

Vi segnalo la nuova Guida degli agriturismi nel Lazio, pubblicata in queste settimane dalle Edizioni Iter.
Una notazione: da qualche tempo si è diffuso l'uso (errato) di usare al plurale "agriturismo". Quale sia l'origine di questo orrore linguistico, che Iter ha giustamente evitato, non saprei.
Di certo ho trovato conforto nell'Accademia della Crusca, che spiega
in modo molto chiaro la questione. In sintesi: si usa il plurale "agriturismi" quando si parla delle aziende agricole agrituristiche, mentre nel caso in cui si parla del fenomeno dell'agriturismo, cioè del turismo rurale o turismo in campagna, il plurale "agriturismi" è poco usato. Di certo non si prevede da nessuna parte l'uso del plurale "gli agriturismo"!


Oltre 500 aziende agrituristiche del Lazio, per conoscere e gustare la cucina locale, i vini Doc, i prodotti Dop e Igp e quelli tipici del territorio, ma anche per scoprire la varietà dei paesaggi, delle tradizioni, delle testimonianze storiche e artistiche di una regione ricca di sorprese e di fascino.

La nuova guida Iter, in distribuzione nelle edicole e librerie di Roma e del Lazio, con le sue tantissime proposte di ospitalità e ristorazione agrituristica, invita a scegliere gite o weekend a contatto con la natura.

Qui trovate la scheda dettagliata della guida.
Qui potete leggere l'indice e l'introduzione.

Guida Agriturismi nel Lazio
Edizioni Iter
Prezzo: 8.90 euro
Anno: 2009
Pagine: 416
ISBN: 978-88-8177-150-9
In particolare, nella guida sono segnalati 413 agriturismi con alloggio e 102 ristori agrituristici senza alloggio. Di tutte le strutture vengono forniti l’indirizzo completo, i recapiti telefonici, l’e-mail e il sito (ove presenti), il tipo di ospitalità (camere, appartamenti, piazzole per il campeggio), il periodo di apertura, le colture e gli allevamenti, i servizi offerti (i principali vengono anche indicati con i simboli), le attività svolte in azienda o nelle vicinanze, i prodotti in vendita, le specialità gastronomiche proposte, i prezzi. Nei ristori è segnalato anche il numero dei coperti. Inoltre, la guida è arricchita con circa 500 foto a colori e le cartine delle 5 province su cui sono evidenziati i comuni sede di agriturismi.

Uno strumento ideale, quindi, per scegliere la meta di weekend e vacanze a contatto con la natura, per conoscere e gustare la cucina locale e i prodotti tipici del territorio, per scoprire le innumerevoli bellezze di una regione straordinaria.
  • 413 agriturismi con alloggio
  • 105 ristori agrituristici
  • 5 cartine provinciali
  • 500 foto a colori
  • prodotti tipici
  • ricevimenti in campagna
  • fattorie didattiche
  • sport, natura e benessere
I lettori avranno a disposizione uno strumento agile e utilissimo, completo di tutte le informazioni necessarie, pratico da portare sempre con sé, curato nei particolari e arricchito da centinaia di foto a colori e cartine delle province del Lazio. Consultando la guida, sarà facile e veloce trovare l'agriturismo più adatto alle proprie esigenze: per un pranzo in famiglia, un ricevimento in campagna, una gita con i bambini, un'esperienza educativa in fattoria, una giornata o una breve vacanza all'insegna di sport, natura e benessere.

lunedì 19 ottobre 2009

Il 22 ottobre 2009 si parla di olio biologico alla tavola rotonda di Grottaferrata


L'associazione culturale Qualità Lazio e la Fondazione Il Campo dell’Arte organizzano una tavola rotonda sull’olio extravergine a Grottaferrata (Abbazia di San Nilo), giovedì 22 ottobre 2009, dalle 17,30.

Durante la tavola rotonda parlerò della coltura biologica dell'olivo e degli oli biologici.

Questo è il programma completo dell'incontro:

Giovedì 22 ottobre 2009 - Grottaferrata (ROMA)
Abbazia di San Nilo, h.17.30 - Tavola rotonda:
“L’olivo e l’olio: tra coltura e cultura - tra tradizione e innovazione”
a cura dell’Associazione Qualità Lazio.

Moderatore:
Marco Ferrazzoli. Capo ufficio stampa CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Intervengono:
  • Francesco Pernice. Artista, Direttore artistico Fondazione “Il Campo dell’Arte”
  • Alessandra Celidonio. Vice Sindaco, Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Grottaferrata.
  • Marco Esti. Docente di Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia.
  • Pier Francesco Lisi. Giornalista
  • Carlo De Angelis. “Agricoltura Capodarco” Società Cooperativa Sociale
  • Giorgio Giuseppe Dionigi. Esperto impianti oleari. RCM Rapanelli
  • Ernesto Di Renzo. Antropologo, docente presso l’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma
La tavola rotonda rientra nella Festa dei Giardini degli Ulivi di Grottaferrata, organizzata dalla Fondazione Il Campo dell’Arte, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco e l’Associazione Qualità Lazio.

La manifestazione fa parte del programma di "Sagre e Profane 2009: i miti, i riti", evento organizzato dal Consorzio delle Biblioteche dei Castelli Romani.

venerdì 9 ottobre 2009

"Soave y Delicious": unn nuova rivista per i prodotti tipici di Abruzzo, Marche e Umbria

Qui potete vedere un servizio giornalistico relativo alla conferenza stampa di presentazione della convention di "Soave y Delicious" (vedi anche la notizia precedente).


Nasce "Soave y Delicious"


Domani sarò a Civitella del Tronto, in Abruzzo, per la presentazione di "Soave y Delicious", la nuova rivista di cultura e vendita di prodotti alimentari tipici e locali (compresi anche i prodotti biologici di qualità).

"Soave y Delicious", di cui sono caporedattore, si occuperà in particolare dei tesori enogastronomici di Abruzzo, Marche e Umbria.

Per maggiori informazioni
http://www.soaveydelicious.it/