lunedì 3 novembre 2008

I contributi europei per le varietà vegetali a rischio di estinzione

“Programmi di sviluppo rurale 2007-2013: le varietà vegetali a rischio di estinzione” è il titolo del nuovo articolo della serie dedicata ai Psr pubblicata nel mensile “Vita in Campagna”.
Nel numero di dicembre ci sarà la seconda puntata dedicata alle varietà vegetali a rischio di estinzione, per le quali sono previsti contributi per la coltivazione da parte dei cosiddetti “agricoltori custodi”.

Non si tratta solo di una curiosità. Queste varietà meno conosciute di frutta e verdura infatti:
  • sono interessanti sopratutto per i piccoli agricoltori e per l'agricoltura hobbistica
  • sono varietà locali, rustiche e adattate al clima, quindi consigliabili nell'agricoltura biologica
  • in molti casi sono collegate alla gastronomia locale, per cui sono una risorsa utile nella ristorazione agrituristica e nelle trattorie di campagna
  • sono depositarie di una vasto corredo di variabilità genetica e per questo è interesse di tutti conservare queste antiche varietà di frutta e ortaggi

Nel numero di novembre di “Vita in Campagna” trovate anche la consueta rubrica sui finanziamenti e le opportunità regionali, che curo ogni mese.

Dal sommario di questo numero vi segnalo inoltre altri articoli interessanti:
  • A colloquio con Luca Zaia, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di G.Vincenzi
  • Come realizzare una piccola coltivazione di asparago selvatico partendo dal seme di A.Rosati
  • Con le (costose) benzine alchilate solo vantaggi per la salute e per l’ambiente di S.Caltran
  • I funghi che si raccolgono in inverno di P.Ceccon
  • Come preparare con le castagne, regine d’autunno, tre squisite confetture di R.Bacchella
  • La vinificazione in rosso per ottenere un passito di G.Carcereri de Prati

Come di consueto, nella pagina internet di questo numero potete leggere liberamente alcuni articoli e rubriche, come quella sui prossimi appuntamenti (fiere, feste, sagre ecc.) e le pagine dedicate ai ragazzi, utili anche per le attività di scuola in campagna e per le fattorie didattiche. In questo numero scoprirete, tra l'altro, come costruire un piccolo mulino ad acqua.

Molte curiosità, notizie utili e articoli gratuiti si trovano anche nella homepage della rivista.

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sabato 1 novembre 2008

A scuola o in ufficio lo snack è biologico (e anche equo e solidale)


Nel numero di novembre-dicembre 2008 di Origine, la rivista del gruppo Informatore Agrario che si occupa dei sapori del territorio italiano, è uscito un mio articolo sui distributori automatici di prodotti biologici e anche del commercio equo e solidale, che si stanno diffondendo in scuole, uffici e ospedali, un po' in tutta Italia.

Potete leggere e scaricare gratuitamente l'articolo integrale a questo indirizzo.

Nel servizio parlano Ivan Giannetti, amministratore delegato di Biosì, che cura i distributori automatici di frutta biologica nella città di Roma e nel Lazio, con un totale di circa 50 distributori, e Gianni Fasan, responsabile della distribuzione automatica della cooperativa Raggio Verde di Cossato (Biella), specializzata sui prodotti del commercio equo e solidale.
Dati interessanti sulle nuove tendenze salutistiche di questo settore crescente dell'alimentazione sono stati forniti dalla associazione di categoria, la Confida.

I distributori automatici, che in buona parte a ragione vengono associati a una cattiva educazione alimentare e al consumo di cibo spazzatura, soprattutto da parte dei ragazzi, possono anche essere “riconvertiti” a prodotti più salutari e meno condizionati agli imperativi della (cattiva) pubblicità.

Su questo numero di Origine (qui trovate il sommario completo, con altri articoli in consultazione gratuita) c'è anche la mia consueta rubrica “Notizie bio”.

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venerdì 17 ottobre 2008

Ceci e fagioli dell'Alta Tuscia

E' uscito il numero di ottobre 2008 di "E' tempo di", la rivista gratuita che parla del turismo nella Tuscia, distribuita in tutta la provincia di Viterbo. Su "E' tempo di" trovate tutte le informazioni utili per visitare la Tuscia e i suoi paesi più belli e per vivere gli eventi e le sagre di questo periodo.

Dopo la presentazione nel numero precedente, questa volta trovate il primo articolo della rubrica "La Tuscia nel piatto", che curerò in tutti i numeri.

Siamo in autunno, il freddo si avvicina ... niente di meglio di un buon piatto di legumi tipici del Viterbese.


La Tuscia nel piatto
A tavola con i prodotti tipici della provincia di Viterbo

Ceci e fagioli dell'Alta Tuscia
di Pier Francesco Lisi

La zona dell'Alta Tuscia offre al gastronomo alcuni legumi davvero interessanti, da usare in cucina soprattutto con le ricette tipiche della zona. Tra i più conosciuti ci sono il Fagiolo del Purgatorio di Gradoli ed il Cece del Solco Dritto di Valentano.

Il Fagiolo, coltivato oggi a Gradoli e Acquapendente, prende nome da antiche tradizioni. Già nel '600 a Gradoli si preparava un pranzo di magro per l'inizio della Quaresima, nel Mercoledì delle Ceneri, chiamato Pranzo del Purgatorio, in cui proprio il fagiolo costituisce il piatto fondamentale con la ministra di riso. Si tratta di un fagiolo bianco, piccolo, simile al Cannellino.

Anche il Cece di Valentano deve il suo nome alle tradizioni locali: il 14 agosto di ogni anno, infatti, nella piana che si trova sotto al paese di Valentano, si tiene una manifestazione contadina chiamata “la tiratura del solco dritto”. Da due anni a Valentano è nata anche la Sagra del Cece del Solco Dritto, dove è possibile gustare una serie di specialità, come il classico baccalà con i ceci.
Una caratteristica di questi legumi, come degli altri coltivati nell'Alta Tuscia, è la diffusione della coltivazione biologica: si tratta infatti di varietà rustiche, resistenti e adatte al territorio e al clima. Per il consumatore, quindi, una garanzia in più di qualità e di rispetto dell'ambiente e della salute.

A completare il quadro dei legumi dell'Alta Tuscia, dobbiamo ricordare il Fagiolo Giallo o della stoppia, coltivato soprattutto a San Lorenzo Nuovo, che viene tradizionalmente piantato a fine giugno sulle stoppie del grano (da cui il nome), e il Fagiolo Verdolino acquesiano.
Le tre varietà di fagioli (del Purgatorio, Giallo e Verdolino) sono anche presenti nell'elenco della varietà vegetali a rischio di estinzione della regione Lazio: per prevenire la scomparsa di queste varietà sono infatti previsti contributi europei per la coltivazione.

Non si può poi dimenticare il più famoso dei legumi dell'Alta Tuscia, la Lenticchia di Onano, conosciuta e apprezzata, tanto da essere divenuta anche un Presidio Slow Food. Di questa lenticchia e dei suoi grandi pregi parleremo in un prossimo numero.

lunedì 6 ottobre 2008

Su "Vita in Campagna" i contributi per l'agricoltura biologica

Nel numero di ottobre del mensile di agricoltura pratica ed educazione ambientale "Vita in Campagna" trovate la seconda parte del mio articolo sui contributi per l'agricoltura biologica, previsti dai PSR (Programmi di sviluppo rurale) delle varie regioni italiane. In questa puntata si parla del Centro Sud.
Dal prossimo numero mi occuperò dei contributi regionali per la varietà vegetali agricole a rischio di estinzione.

Nel numero di ottobre trovate anche la consueta rubrica sui finanziamenti e le opportunità regionali, che curo ogni mese.


Dal ricco sommario vi segnalo altri articoli interessanti:
  • L’Efsa ha espresso il suo parere scientifico sugli alimenti ottenuti da animali clonati di Giorgio Vincenzi
  • La scelta, la collocazione e le caratteristiche di una piccola serra di Giuseppe Cipriani
  • Razze zootecniche in pericolo di estinzione: la pecora Brogna di Maurizio Arduin
  • La Pera Cocomerina, un’antica varietà dell’Appennino tosco-romagnolo di Franca Spazzoli
  • Prodotti agricoli trasformati: l’etichettatura della passata di pomodoro e dei pelati di Roberto Pinton
  • Antiche varietà di cereali: il mais Ottofile Maceratese di Umberto Grigolo
Nella pagina internet di questo numero potete leggere liberamente alcuni articoli e rubriche, come quella molto interessante sui prossimi appuntamenti (fiere, feste, sagre ecc.) e le formidabili pagine dedicate ai ragazzi, molto utili anche per le attività di scuola in campagna e per le fattorie didattiche.

martedì 30 settembre 2008

Prodotti biologici contro il caro-prezzi nel nuovo numero di "Origine"

E' uscito il numero di settembre-ottobre di Origine, la rivista che parla del sapore del territorio italiano. Qui potete trovare il sommario del nuovo numero.

In questo numero ho curato, come di consueto, la rubrica "Notizie dal mondo del biologico".

La notizia di apertura, che pubblichiamo qui di seguito, è dedicata alle misure contro il caro-prezzi degli alimentari anche nel biologico. Le altre due notizie sono dedicate al progetto del circuito della cucina biologica di Ascoli Piceno e alla complessa vicenda del nuovo logo europeo sul biologico.

Da notare, tra i tanti articoli, un servizio sul boom del latte crudo alla spina in cui si parla anche del distributore mobile della Biolà di Roma, di cui mi sono già occupato sulle stesse pagine di "Origine".


Notizie dal mondo del biologico
Misure contro il caro-prezzi
di Pier Francesco Lisi

La crisi economica aggredisce i consumi alimentari, a causa dei rincari record di alcuni alimenti base, come pasta e pane. Facile prevedere che la crisi si farà sentire anche per i prodotti bio, che tra l'altro costano un po' di più di quelli convenzionali. Contro la crisi, però, si può e si deve correre ai ripari. Un'indicazione utile per i consumatori viene dal rapporto Ismea sui prezzi dei prodotti biologici all'origine, all'ingrosso e al consumo.
Il rapporto dimostra, se ci fosse bisogno di conferme, che la vendita diretta è molto conveniente proprio nel biologico. In media comprando nelle aziende agricole bio si risparmia il 20-30% rispetto ai negozi specializzati, con picchi che possono arrivare al 70 e anche al 120% per alcuni prodotti, come i mandarini o i finocchi. In generale, i prodotti più convenienti da comprare in campagna dagli agricoltori sono l'olio extravergine, il vino, le verdure e la carne suina. La vendita diretta, naturalmente, conviene anche all'agricoltore biologico, che riesce a ottenere una remunerazione più elevata. Sul prezzo al consumo dei prodotti bio venduti nei negozi, infatti, la quota di retribuzione dei produttori è pari al 42% del prezzo finale: il resto del prezzo va a grossisti e negozi.

Anche il mondo della distribuzione bio, però, si muove per contrastare la crisi. I 64 biosupermercati della catena NaturaSì e i 260 negozi B'io (gruppo Ecor-NaturaSì) proporranno da ottobre a dicembre 2008 un paniere base di prodotti per la spesa di una famiglia, come pane, pasta, latte, yogurt e uova, allo stesso prezzo di vendita del marzo 2007. L'iniziativa (“Blocca il prezzo” e “Spesa base”) è già stata sperimentata con successo nella scorsa primavera.
Il paniere bio a prezzi bloccati, spiega NaturaSì, è reso possibile grazie a un accordo raggiunto tra produttori, distributori e dettaglianti, che rinunciano a una parte dei loro margini.
Non solo: si punta anche ad accorciare la filiera. Una parte della frutta e verdura vendute viene infatti dalla Fattoria di Vaira di Petacciato, in Molise, una delle più grandi aziende biodinamiche in Italia, con un'estensione di 500 ettari, gestita da una società di cui fanno parte, tra gli altri, lo stesso gruppo Ecor-NaturaSì e la Banca Etica.

martedì 16 settembre 2008

Appuntamento a Roma per i 25 anni delle guide "A piedi in Italia"

Vi segnalo questa iniziativa, legata al XXV anniversario della fortunata collana di guide escursionistiche "A piedi in Italia", pubblicata dalla casa editrice Iter Edizioni.
Per una simpatica coincidenza, l'appuntamento di Roma si svolge nella Città dell'Altra economia, di cui mi sono già occupato in rete.


La collana “A piedi in Italia”, diretta da Stefano Ardito, nasce nel 1983, grazie al convincimento che il rispetto per l’ambiente fosse compatibile con un turismo responsabile e attento, lontano dal turismo di massa.

A partire dalla prima edizione di “A piedi nel Lazio”, le guide della collana hanno accompagnato nel tempo decine di migliaia di camminatori, escursionisti e alpinisti di tutta Italia: è grazie soprattutto a loro, al loro entusiasmo, ai loro suggerimenti e al loro interesse che abbiamo potuto raggiungere questo ambito traguardo.

La prima edizione di "A piedi nel Lazio" era in due volumi, poi con l’aumento degli itinerari descritti, si è passati alla seconda edizione a tre volumi fino a giungere alla versione odierna, con le copertine rinnovate e le informazioni continuamente aggiornate.

La collana però non si limita al Lazio, ovviamente: qui trovate l'elenco completo dei volumi disponibili, per un totale di oltre 3000 escursioni ed itinerari sull'intero territorio italiano, dalla Valle d'Aosta alle Dolomiti bellunesi, dall'Etna al parco nazionale d'Abruzzo.

I festeggiamenti per il XXV anniversario di "A piedi in Italia" sono già iniziati la scorsa settimana a Subiaco, sede della casa editrice Iter.
Questa settimana, invece, è previsto un appuntamento pubblico a Roma e domenica 21 settembre si concluderà con un'escursione guidata dal curatore della collana, Stefano Ardito.

Giovedì 18 settembre 2008, ore 18,30 Roma, Città dell’Altra Economia, Testaccio

Incontro aperto al pubblico per festeggiare i 25 anni di A piedi nel Lazio, presso la Città dell’Altra Economia a Roma, zona Testaccio (Largo Dino Frisullo, spazi restaurati dell’ex Mattatoio).
Saranno presenti:
  • Stefano Ardito, autore di “A piedi nel Lazio”, nonché uno dei massimi esperti italiani di escursionismo;
  • Sira Lozzi, editore della guida;
  • Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente;
  • Luca Gianotti, guida escursionistica e presidente associazione La Boscaglia;
  • Daniele Nardi, alpinista himalayano;
  • Luca Mazzoleni, gestore del rifugio Franchetti al Gran Sasso;
  • i responsabili di CDM, distributore nazionale delle edicole.

Al termine degli interventi, tutti i presenti saranno invitati a festeggiare l’anniversario con un aperitivo.

Domenica 21 settembre 2008, ore 9,30 Prato favale, Marcellina (Roma)
Escursione sui Monti Lucretili guidata da Stefano Ardito. L’itinerario partirà da Prato Favale e arriverà a Monte Gennaro. Al ritorno si effettuerà una deviazione per Campitello Il tempo complessivo di cammino è di 4 ore.
L'escursione non presenta particolari difficoltà.

sabato 30 agosto 2008

Il nuovo numero del periodico "Suolo e Salute"

E' in uscita il 3 numero del 2008 del periodico "Suolo e Salute", di cui sono direttore. Il giornale sarà distribuito, in particolare, al prossimo Sana di Bologna, dall'11 al 14 settembre 2008.

Il periodico è pubblicato da Suolo e Salute, un organismo di certificazione per l'agricoltura biologica e per l'agroalimentare.

In questo numero trovate, tra l'altro:
  • un mio articolo sull'azienda vitivinicola biologica Villa Venti di Roncofreddo, in Romagna;
  • un servizio che ho scritto insieme a Gianluca Nurra sulla certificazione biologica del baobab e sulle virtù di questo antico frutto;
  • un articolo sulla Risonanza magnetica nucleare nello studio dell'origine dei prodotti tipici, scritto da due ricercatori del Cnr di Milano;
  • un articolo che esamina i principali aspetti del rapporto Ismea sui prezzi dei prodotti biologici nelle varie fasi della filiera.

Per la rubrica "Andiamo a", dedicata ad agriturismi biologici e aziende bio che fanno vendita diretta, si parla dell'agriturismo Valle del Marta di Tarquinia (Viterbo), nella Maremma laziale.

mercoledì 27 agosto 2008

La Tuscia nel piatto: la rubrica di enogastronomia di "E' tempo di"

Si chiama La Tuscia nel piatto la rubrica di enogastronomia che curerò per tutti i numeri di "E' tempo di", la rivista gratuita sul turismo nella provincia di Viterbo.

Qui trovate il testo dell'articolo di presentazione della rubrica, pubblicato nel numero attualmente in distribuzione di "E' tempo di".


La Tuscia nel piatto
A tavola con i prodotti tipici della provincia di Viterbo

di Pier Francesco Lisi

La Tuscia nel piatto: ritrovare a tavola i sapori di un patrimonio di prodotti tipici e di sapienza gastronomica da riscoprire.
In questa rubrica, in ogni numero di “È tempo di”, scopriremo la provincia di Viterbo attraverso uno dei suoi prodotti. L'imbarazzo della scelta sarà profondo perché tanti sono i prodotti che meritano interesse, da quelli più noti e blasonati a quelli meno conosciuti ma altrettanto pregiati.
La provincia di Viterbo raccoglie alcuni prodotti tipici con il marchio europeo Dop (Denominazione di origine protetta) o Igp (Indicazione geografica protetta):
  • l'Olio extravergine Canino Dop
  • l'Olio extravergine Tuscia Dop
  • il Carciofo romanesco del Lazio Igp, nella zona del litorale
  • il Pecorino romano Dop e la Ricotta romana Dop, che coprono l'intero territorio laziale
  • il Pecorino Toscano Dop.
Il panorama dei prodotti della provincia non finisce certo qui: un elenco completo sarebbe troppo lungo ma citiamo almeno alcuni prodotti per ogni settore.
Tra i legumi, c'è la rinomata lenticchia di Onano, che è un Presidio Slow Food, ma anche il cece del solco dritto di Valentano e il farro del Pungolo di Acquapendente.
Frutta e verdura sono ricchissime di varietà particolari, come la nocciola dei Monti Cimini, le castagne di Vallerano, e l'aglio rosso di Proceno. Anche salumi e formaggi offrono tante prelibatezze, come il salame cotto viterbese o i pregiati pecorini.
Ci sono poi altri prodotti, come il coniglio leprino di Viterbo, i mieli della Tuscia e il pregiato pesce di lago, come il coregone di Bolsena. Da notare anche la presenza di molte aziende agricole e agriturismi biologici, che puntano a una produzione che rispetti l'ambiente e la nostra salute.
In cantina il panorama è aperto dal conosciutissimo Est Est Est di Montefiascone: la nuova vitivinicoltura della Tuscia, però, sta sperimentando altre vie e migliorando Da non trascurare le altre Doc della provincia, come Aleatico di Gradoli, Colli Etruschi Viterbesi, Tarquinia, Vignanello, Cerveteri e Orvieto.
Tutta questa ricchezza di prodotti e sapori dà vita a un panorama variegato di feste, sagre, eventi come Cantine aperte, Strade dei vini e dei prodotti tipici: di queste attività sarete sempre aggiornati attraverso le pagine di “È tempo di”.

lunedì 25 agosto 2008

"Vita in Campagna": Ecolabel per il turismo e contributi per l'agricoltura biologica

Il numero di settembre di "Vita in Campagna", il mensile di agricoltura pratica, pubblica due miei articoli.

Qui trovate il sommario del numero 9 del 2008.


Il primo apre una serie di articoli sui contributi previsti nei Programmi di sviluppo rurale (PSR) 2007-2013 per l'agricoltura biologica e in genere per le pratiche agricole rispettose dell'ambiente. L'articolo riguarda i contributi previsti per le coltivazioni e gli allevamenti biologici nelle regioni del Nord. Seguiranno nei prossimi numeri:
  • i contributi per il biologico nel Centro Sud
  • i contributi per la coltivazione delle varietà vegetali a rischio di estinzione (coltivatori custodi)
  • i contributi per la cura del paesaggio agrario e degli spazi naturali.

Il secondo articolo riguarda invece un tema molto interessante: la certificazione ambientale Ecolabel per le strutture turistiche e, in particolare, per gli agriturismi.
Nel servizio si spiega in concreto che cos'è l'Ecolabel per il turismo, come funziona, i vantaggi e gli impegni, il funzionamento concreto per una struttura agrituristica.
Le informazioni pratiche sono state raccolte visitando il primo agriturismo europeo in possesso dell'Ecolabel, la Fattoria Il Duchesco di Alberese, nel Parco regionale della Maremma, in provincia di Grosseto.

Su "Vita in Campagna" trovate tanti altri articoli interessanti e alcuni decisamente curiosi, come quello dedicato a due pollai originali: uno fatto con balle di paglia e l'altro mobile su ruote.
Completano il numero le consuete rubriche (tra cui quella su finanziamenti e opportunità dalle Regioni, che curo tutti i mesi) e le risposte ai quesiti dei lettori, sempre molto seguite.

domenica 20 luglio 2008

Tuscia, è tempo di ... farci un giro

E' uscito il numero zero di "E' tempo di. Scoprire la Tuscia", una rivista gratuita (o free press, come dicono quelli bravi) dedicata al turismo, alle manifestazioni e alla cultura nella provincia di Viterbo.

La rivista, di cui sono il direttore responsabile, nasce da un'idea di Alessandro Camilli e Marco Miserendino.

La pubblicazione si trova negli uffici turistici, nei comuni, negli alberghi e nei locali della provincia di Viterbo, un'area bellissima e incontaminata che vale davvero la pena di una vacanza.

Dal prossimo numero 1 su "E' tempo di" troverete anche una mia rubrica sui prodotti tipici e sull'enogastronomia della Tuscia.

Presto la rivista avrà anche una versione on line; maggiori informazioni le trovate su www.kamimise.com

sabato 19 luglio 2008

Il nuovo numero di "Origine"

Nel numero di luglio-agosto di Origine trovate un mio articolo-inchiesta sui Gruppi di offerta nel biologico.

Un fenomeno interessante perché permette a singole aziende agricole di collegarsi e mettere insieme alcuni servizi di commercializzazione mentre i consumatori possono acquistare direttamente i prodotti bio, da soli o in gruppo (costituendo un Gas, cioè un Gruppo d'acquisto), risparmiando e trovando al tempo stesso una maggiore varietà di offerta.

I gruppi di offerta che sono stati intervistati sono:


Qui potete trovare il sommario del numero luglio-agosto 2008 di Origine

sabato 5 luglio 2008

"Vita in Campagna", il mensile di agricoltura pratica ed educazione ambientale

"Vita in Campagna" è il mensile di agricoltura pratica ed educazione ambientale del gruppo Informatore Agrario, fondato e tuttora diretto da Alberto Rizzotti, fondatore del gruppo.
"Vita in Campagna" è un vero proprio caso editoriale: a quasi 26 anni dalla sua nascita, continua ad aumentare il suo successo. Diffuso solo per abbonamento, ha raggiunto numeri davvero importanti, con 78.773 abbonamenti certificati nel 2005 (gli abbonamenti sono veri, perché hanno la certificazione ADS).

Guidato da Alberto Rizzotti e dal condirettore Giorgio Vincenzi, che ha seguito fin dall'inizio l'avventura del mensile, "Vita in Campagna" si occupa di un'agricoltura di nicchia, che va dal biologico all'agriturismo, dai frutti e dagli allevamenti minori all'agricoltura decisamente hobbistica. Uno stuolo di fedelissimi abbonati segue gli articoli, manda i suoi quesiti alla redazione, invia le foto del proprio orto, conserva gelosamente le copie della rivista.

Ora "Vita in Campagna" ha anche un sito rinnovato e molto ricco, dove si possono trovare tante notizie e informazioni e capire se la rivista fa al caso nostro.

Da una diecina di anni ho il piacere e la fortuna di collaborare con "Vita in Campagna", per cui ho scritto e scrivo di agriturismo, di finanziamenti all'agricoltura (curo una rubrica mensile sui finanziamenti regionali), di prodotti tipici, di biologico.

martedì 1 luglio 2008

Basilicata: Naturale Tipico ma soprattutto LUCANO

Nel sito dell'Alsia, l'Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, potete leggere e scaricare una pubblicazione dedicata ai prodotti tipici della Basilicata, realizzata nel 2006 in collaborazione con Origine, per la quale ho curato i testi e il coordinamento editoriale.

Il titolo della pubblicazione è Naturale, Tipico ma soprattutto Lucano.

Il panorama dei prodotti tipici lucani è quanto mai vario, con vere e proprie particolarità sul piano botanico, come la Melanzana di Rotonda, e storico-antropologico, come il Pecorino Canestrato di Moliterno stagionato in fondaco.

Potete anche scaricare i singoli articoli dedicati ai vari prodotti tipici, come:

I prodotti tipici del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga

Vi segnalo un mio articolo per la rivista "Origine" del gruppo Informatore Agrario sui prodotti tipici del parco del Gran Sasso e Monti della Laga.
Potete leggere l'articolo integrale qui.

Il Parco, che si estende soprattutto in Abruzzo ma anche nel Lazio e nelle Marche, ha un vero tesoro di specialità tradizionali e di gastronomia locale: dai formaggi ai salumi, come le mortadelle di Campotosto (ma in zona sono conosciute con un termine molto più pittoresco, cioè "cojoni di mulo"), dalle lenticchie di Santo Stefano di Sessanio allo zafferano di Navelli, dai marroni della Laga alla patata Turchesa o Viola.

Maggiori informazioni su questi prodotti, oltre che nell'articolo, si possono trovare nel sito del Parco
www.gransassolagapark.it

mercoledì 28 maggio 2008

Presentazione

Questo è il mio blog personale, quindi è il caso di presentarmi.

Mi chiamo Pier Francesco Lisi, sono un giornalista che si occupa da anni di agricoltura, prodotti biologici e tipici, agriturismo e ambiente.

Nel blog troverete articoli e lavori che ho fatto, notizie su temi di cui mi occupo, segnalazioni dai blog e siti che seguo.

Grazie a tutti dell'attenzione e a presto rivedervi sul blog.

Per contattarmi potete scrivere a:

pflisi@ELIMINAILMAIUSCOLOpflisi.it

ovviamente eliminando il maiuscolo!